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serie ssx
dvd 05
Mr. Zone
Occhiali scuri e cappellaccio nero gli conferiscono un aspetto lievemente tenebroso, che ben si addice alle sue attività. Infatti, pur essendo un umano, Mr. Zone è un collaboratore degli Umanoidi, uno scienziato che si prodiga nel progettare astronavi sempre più potenti per gli invasori alieni. Il suo obiettivo principale è creare una nave da guerra con cui sconfiggere Capitan Harlock. Mr. Zone odia il pirata dello spazio poiché, quando i due ancora militavano tra le fila dell’esercito in guerra contro gli Umanoidi, Harlock si rifiutò di comandare un’astronave progettata da Zone e ritenuta poco sicura. Per vendicarsi lo scienziato modifica anche la Death Shadow, l’astronave precedentemente guidata da Harlock, rendendola completamente computerizzata e lanciandola all’inseguimento del pirata, ma neanche questo tentativo ha successo. Nonostante i molti fallimenti, Mr. Zone è un capace uomo di scienza, inventore del sistema di comunicazione diretta, che permette di comunicare istantaneamente da due punti dell’universo estremamente distanti tra loro. Pur collaborando con gli Umanoidi non li stima.
Terrore a bordo
Se nell’episodio quindici della serie Capitan Harlock SSX, dal titolo "Il Mare della Morte", l’Arcadia deve immergersi in un mare di acido solforico, rischiando la distruzione e la morte di tutto l’equipaggio, anche gli antichi pirati del passato dovevano affrontare pericoli che gli procuravano fremiti di terrore. Peccato che il più delle volte non si trattasse altro che di leggende e superstizioni. Per esempio, molto difficilmente una nave pirata salpava di venerdì, giorno considerato sfortunato. Per lo stesso motivo era vietata la presenza di donne a bordo, destinate a portare sciagura su tutto l’equipaggio. Venivano visti con sospetto e paura anche i gabbiani, nei quali si riteneva rivivessero le anime degli uomini annegati. Una leggenda, quest’ultima, riproposta in tutto il suo angosciante terrore nella Ballata del vecchio marinaio scritta nel 1798 dal poeta Samuel Taylor Coleridge. Per non parlare delle creature immaginarie come le sirene, metà donna e metà pesce, che molti pirati giuravano di aver visto. Secondo quanto narrato, il loro canto era una sorta di suadente maledizione che affascinava e paralizzava i marinai, portando le navi a infrangersi contro gli scogli. Ma le paure potevano essere ancor più terrorizzanti. Come quella per i fantasmi, che di tanto in tanto "bazzicavano" i velieri. Si racconta infatti di marinai fuggiti di fronte a un fantasma senza testa, e di altri terrorizzati da uno senza mascella. Anche per i pirati, terrore dei sette mari, esistevano cose da far tremare le ginocchia…
Spia a bordo
Tra gli avvenimenti che seminano paura e diffidenza a bordo dell’Arcadia va sicuramente segnalata la presenza di una spia, che si manifesta negli episodi otto e nove di Capitan Harlock SSX. Al servizio degli Umanoidi, e introdottasi furtivamente durante il carico di rifornimenti di acqua e cibo, l’intrusa si aggira furtivamente per l’astronave. Danneggia i contenitori dell’acqua e crea vari inconvenienti all’ignaro equipaggio. I suoi atti provocano anche l’effetto secondario di seminare zizzania tra gli uomini, tesi e sospettosi a causa del susseguirsi di eventi inspiegabili. Certamente non ha il medesimo impatto delle mostruose creature delle leggende, ma riesce comunque a creare un’atmosfera di paura, che rischia di portare l’Arcadia alla distruzione.
Serie SSX episodi 14-
Nell’episodio 14, "La luce misteriosa", l’Alkadia atterra sul pianeta Onda per riparare alcuni danni procuratasi in precedenza. Mr. Zone, che è riuscito a ottenere il comando di una flotta umanoide, ne approfitta per attaccare. Harlock decide di rischiare il tutto per tutto, contrattaccando con uno stormo di aerei spaziali e guadagnando il tempo per completare le riparazioni. Può quindi dirigere l’Alkadia verso la zona dello spazio controllata dalla Dea Dorata, misteriosa entità luminosa temuta dagli Umanoidi, per poi dileguarsi nel cosmo quando i suoi inseguitori fuggono.
La caccia non è però terminata. Nel successivo episodio, "Il Mare della Morte", un nuovo agguato umanoide attende gli umani. Un satellite trasmette un’invocazione d’aiuto, ma non appena l’Alkadia vi si avvicina viene stretta in una morsa. A quel punto una flotta umanoide si avvicina pericolosamente. Il propulsore al plutonio della nave terrestre è danneggiato ma, con un po’ di fortuna e molto coraggio, Harlock riesce comunque a portare l’Alkadia sul pianeta del Mare della Morte, così chiamato perché i suoi oceani sono composti di acido solforico. Con una mossa disperata si immerge in quel liquido, ben sapendo di non potervi restare per più di ottanta minuti. Gli Umanoidi rispondono con un bombardamento sottomarino che mette in serio pericolo gli avversari. Va sottolineato come, in questo episodio, gli autori riescano a ricreare le atmosfere dei vecchi film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale, in cui è palpabile la tensione la tensione che avvolge i marinai intrappolati nei sottomarini sotto attacco.
Infine, in "La Spia", il pericolo per l’Alkadia proviene da un gattino. Atterrata sul pianeta Verde per fare rifornimento di acqua e cibo, accoglie anche un ospite inaspettato, un cucciolo di gatto che la piccola Lidia ha introdotto di nascosto. Peccato che la incolpevole creatura abbia dei trasmettitori Umanoidi impiantati nel cranio. Così trasmette al nemico le conservazioni di Harlock e compagni, inclusa la rotta. Dopo il primo agguato, il pirata dello spazio comprende l’inganno e lo sfrutta a proprio beneficio, portando il nemico su un campo di battaglia a lui favorevole e sbaragliandolo. L’Alkadia ne esce ancora una volta vincitrice, ma non può fare a meno di notare come le aggressioni degli Umanoidi diventino sempre più frequenti e pericolose.
Studio Nue
Al mecha design della serie Capitan Harlock SSX partecipa anche lo Studio Nue, che collabora alla creazione dell’Arcadia. Fondato negli anni Settanta, si tratta di un famoso studio giapponese d’animazione, formato da un gruppo di animatori e disegnatori appassionati di mezzi meccanici, dai robot alle astronavi. Suo obiettivo primario è fornire consulenze proprio su questo aspetto degli anime, fungendo da collaboratore esterno per quegli studi che non vantano personale specializzato in mecha o necessitano di un apporto in questo particolare ramo. Il primo lavoro importante, destinato a rendere famoso lo Studio Nue, è proprio su una serie di Leiji Matsumoto: Incrociatore Spaziale Yamato, del 1974, sorta di odissea spaziale di una nave che intraprende un pericoloso viaggio nel cosmo per salvare l’umanità. In seguito lo Studio Nue collabora ad altre due serie della Yamato, nel 1978 e nel 1980, e a due film. Nel 1978 si occupa anche della prima serie televisiva di Capitan Harlock, disegnando l’Arcadia e le astronavi delle Manzoniane, le aliene nemiche di Harlock. Nel 1982 partecipa alla serie televisiva Ma cross, firmando uno dei mecha più riusciti della storia degli anime, quello dei Valkyrie, aerei trasformabili in robot da combattimento.
Non solo pirati
Nel linguaggio comune vengono raggruppate sotto la parola pirata tutta una serie di figure che, pur portando avanti attività simili, vantano sfumature e talvolta propositi differenti. Questo accade anche nel mondo di Capitan Harlock, che se può giustamente essere definito pirata nella sua prima serie televisiva, nella SSX appare invece più come corsaro, poiché attacca solo navi di pianeti nemici. Ma vediamo in dettaglio il significato di ogni parola. Il termine pirata è stato usato per la prima volta dagli antichi greci col significato di "assalitore", per indicare colui che attacca illegalmente navi o insediamenti costieri. Il corsaro è invece un particolare tipo di pirata, autorizzato dal proprio governo ad attaccare navi di altre nazioni. I corsari erano infatti dotati di lettera da corsa, un permesso ad armare una nave e utilizzarla per catturare mezzi da guerra o mercantili del nemico. Privateer è sinonimo di corsaro, veniva utilizzato soprattutto in riferimento ai corsari americani che combatterono contro gli inglesi durante la guerra d’indipendenza. Col termine bucaniere, invece, originariamente si indicavano i cacciatori di animali selvatici dell’isola di Hispaniola, nei Carabi, ma quando molti di questi si diedero alla pirateria venne utilizzato quale sinonimo di pirati delle Indie occidentali. Bucaniere deriva da boucan, speciale graticola in cui far affumicare le carni. Infine, il termine filibustiere deriva dall’olandese vrijbuiter e significa "saccheggiatore", è un sinonimo di pirata, usato in particolare per indicare i pirati del mar delle Antille.
Tadashi
Ragazzino rimasto orfano a causa degli Umanoidi, che gli hanno ucciso i genitori, perde anche sette tra fratelli e sorelle, che muoiono di stenti. Allo scopo di sopravvivere, cerca di incassare la taglia sulla testa di Capitan Harlock. Lo affronta in un paesino sperduto che ricorda il Far West, ma ben presto cambia idea e decide di unirsi all’equipaggio dell’Arcadia. Spera, in questo modo, di potersi vendicare degli Umanoidi. Nonostante la giovane età, ha un carattere testardo e orgoglioso, ma sa anche essere amichevole e gioviale. Ama molto cucinare e ben presto diventa un buon amico per tutto l’equipaggio dell’Arcadia, in particolare per Tochiro e per Harlock, per cui nutre grande rispetto. Tadashi è uno dei principali della serie Capitan Harlock SSX, dal punto di vista narrativo si tratta di una "cipia" più giovane del Tadashi Daiba della serie televisiva classica. Leiji Matsumoto ama infatti inserire una figura "filiale" nelle opere del pirata dello spazio, una sorta di "discepolo" che Harlock accoglie sulla propria astronave.